Giorno: 13 Marzo 2020

Le nostre mani, il nostro lavoro, la nostra terra. (video)

 

Partito dalla provincia di Pesaro e Urbino - una delle prime colpite dall’emergenza Coronavirus –  un filmato di speranza che CNA di Pesaro e Urbino ha voluto lanciare.

A realizzarlo il regista fanese Henry Secchiaroli, coordinatore di CNA Cinema e Audiovisivo Marche che in poco più di un minuto ha voluto raccontare una terra, i suoi artigiani, il lavoro e lanciare un messaggio positivo e di voglia di reagire in momento difficilissimo per il paese.

Il breve filmato si chiude con una frase di speranza rivolta a tutta Italia, a tutti coloro che lavorano, studiano, producono arte e bellezza come gli operatori del cinema e dell’audiovisivo.

E’ un modo per unire idealmente tutto un paese e tutti coloro che ora stanno lottando in prima linea contro un nemico invisibile. La speranza è che tutti insieme, osservando regole e prescrizioni, possiamo farcela.

La CNA di Pesaro e Urbino desidera ringraziare Secchiaroli e la He.Go. Film per questo piccolo ma prezioso contributo emozionale che ci rende orgogliosi di essere italiani.

Donare il SANGUE è sicuro, basta recarsi in uno dei centri trasfusionali”

“L’emergenza COVID-19 sta mettendo in ginocchio i servizi trasfusionali.  E’ necessario andare a donare perché c’è il rischio concreto di bloccare l’attività chirurgica. Appello alla donazione per consentire il prosieguo delle attività ospedaliere. 

Donare il sangue è sicuro, basta recarsi nei centri trasfusionali”

In questi ultimi giorni è stato riscontrato un calo delle donazioni, probabilmente per un po’ di timore che esiste a causa del coronavirus. 1) Non ci sono rischi per il donatore a recarsi nelle unità associative in quanto le procedure di sanificazione ed i dispositivi di protezione individuali adottati dal personale proteggono i donatori non solo dal coronavirus ma da tutti i virus trasmissibili per via aerea nel corso di tutto l’anno. 2) Solo i donatori che hanno soggiornato nelle sedi a rischio, o nei comuni che sono attualmente soggetti a restrizioni (Lombardia e Veneto), devono contattare il servizio trasfusionale perché in questo caso viene applicato il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni.

Tutti gli altri, invece, possono proseguire con le donazioni senza alcun rischio.

….il messaggio è molto chiaro: “bisogna stare a casa”muoversi solo se è indispensabile, anche dentro la località di residenza.

Dopo la stretta ulteriore del governo e dell’Istituto superiore di sanità, ecco alcuni chiarimenti su alcune questioni sui movimenti dei cittadini e cosa possono fare le attività economiche. Alcune attività possono rimanere aperte, come quelle produttive, anche se molti imprenditori stanno autolimitando l’attività in proprio. Rimangono aperti i servizi pubblici essenziali: il Comune, le poste, le banche. Anche se molti uffici stanno lavorando in smart wor king e danno servizi online. Restano aperti farmacie e parafarmacie, i sanitari, gli ottici, i generi alimentari. Aperti i negozi di prodotti di igiene e pulizia per la casa e la persona, elettronica e telefonia, distributori, edicole, tabaccai, negozi per animali domestici. E alcuni lavoratori artigianali come elettricisti, idraulici, muratori, se vogliono, possono continuare la loro attività. Chiusi tutti i bar e i ristoranti: è possibile la consegna a domicilio per i ristoranti che vorranno mantenere aperta la cucina.

 Le misure valgono fino al 25 marzo.

Treni e aerei sono garantiti, anche se il trasporto regionale subisce una limitazione una limitazione, alcuni treni vengono soppressi. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato l’ordinanza numero 7/2020, che stabilisce il programma di razionalizzazione dei servizi ferroviari, da attuare a partire dalla mezzanotte del 13 marzo 2020. Il piano stabilisce che sia assicurato lungo le varie direttrici almeno un treno per ogni ora, per consentire gli spostamenti così come disciplinati e previsti dal Dpcm 9 marzo 2020 ed 11 marzo 2020 (cioè per motivi di lavoro, di salute e per necessità). Le passeggiate sono ammesse (anche per portare FUORI  il cane) ma intorno alla propria casa e per pochi minuti. Fermo restando il rispetto del metro di distanza da un’altra persona. Anche l’uso della bicicletta è ammesso ma non per fare passeggiate. Per necessità. Non è vietato uscire per fare attività fisica all’aria aperta, in particolare nei parchi. Ma a debita distanza da altre persone e senza farlo in gruppo. Ma molte città stanno chiudendo anche i parchi per impedire l’arrivo di persone che potrebbero trasmettere il contagio tra loro. Si può raggiungere il proprio luogo di lavoro, in fabbrica o in ufficio, se non c’è la possibilità di lavorare in smart wor king e sempre con autocertificazione aziendale. All’interno dell’ambiente di lavoro deve essere garantita la distanza tra gli addetti, pena la chiusura aziendale. Non è più possibile organizzare cenette o incontri anche in casa propria tra amici e familiari. Il decreto disciplina in maniera serrata una forma di quarantena volontaria di tutta la popolazione italiana che non può e non deve venire a contatto con persone esterne al nucleo familiare. Non sono ammessi allontamenti dalla propria abitazione di residenza se non per gravi motivi di salute o di sicurezza. Tantomeno sono ammissibili, pena denuncia penale, partenze a fini turistici né sono consentiti arrivi in alberghi se non per necessità di lavoro o di salute. Farmacie, e i negozi di generi alimentari, ma anche quelli di materiale tecnologico, elettrico, articoli per la casa, profumerie per i prodotti per il corpo, tabacchi ed edicole rimarranno sempre aperti per garantire beni essenziali alla comunità. Studi chiusi e visite solo se davvero urgenti. I dentisti della provincia hanno seguito l’invito formulato dal presidente provinciale dell’Ordine dei medici dentisti ed odontoiatri, Franco Cesaroni, a limitare il più possibile la loro attività per non diffondere il Coronavirus.