Giorno: 9 Marzo 2020

Coronavirus, chiusura dei centri benessere Aperti parrucchieri, estetiste, podologi ma dovranno seguire precise direttive

Emergenza Coronavirus, in provincia di Pesaro e Urbino, come nelle altre interessate dal Decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri, sono sospese le attività dei centri benessere, ma non saloni dei saloni di parrucchieria uomo e donna; estetica; istituti di bellezza; servizi di pedicure e manicure; attività di tatuaggio e piercing. Il Decreto introduce delle restrizioni ad alcune attività economiche con la sospensione delle attività dei centri benessere. La definizione di “centro benessere” utilizzata nel decreto corrisponde ad uno specifico codice Ateco (96.04.10) gestione di bagni turchi, saune e bagni di vapore, solarium, centri per snellimento e dimagrimento, centri per massaggi, centri per cure antifumo eccetera), diverso dai codici relativi a Servizi di salone di barbiere e parrucchiere (96.02.101), Servizi di istituti di bellezza (96.02.02), Servizi di manicure e pedicure (96.02.03), attività di tatuaggio e piercing (96.09.02) Le attività di estetica e acconciatura non sono soggette a limitazioni, il gestore, sulla base delle disposizioni contenute nel decreto, è tenuto ad adottare tutte le precauzioni:
  • Controllo degli accessi: evitare assembramenti nella sala d’attesa (è consigliabile lavorare su appuntamento o far aspettare le persone all’esterno degli ambienti di lavoro).
  • Utilizzo di guanti in lattice.
  • Utilizzo di mascherine per le attività a stretto contatto con il cliente.
  • Apposizione di informative, come da DPCM coronavirus, all’ingresso dei locali.
  • Informative di igiene.
  • Presenza di cestini dotati di coperchio.
  • Per le attività di front office mantenere distanze di sicurezza di almeno un metro e dotare gli addetti di mascherina.
  • Se possibile utilizzare mascherine FFP2 o FFP3.
  • Se possibile fornire alla clientela mascherine chirurgiche.
  • Disporre dispenser igienizzanti all’ingresso degli ambienti di lavoro.
  • Dopo ogni trattamento sanificare le postazioni di lavoro con sanificanti a base alcolica con percentuale di alcol del 60% (consigliabile 75%) o detergenti cloro attivi.
  • Rispettare quanto previsto dai DPCM coronavirus.

Coronavirus, bar, ristoranti, pizzerie, gastronomie aperti dalle 6 alle 18 Macellerie, panifici, generi alimentari orari abituali ma con regole

Bar, ristoranti, pizzerie, piadinerie, paninoteche, gastronomie, pasticcerie, pub, birrerie, self-service, take-away. Tantissime le attività del settore dell’enogastronomia, dell’alimentare e della ristorazione, interessate dai provvedimenti previsti dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In base a quanto stabilito tenutosi in vari tavoli istituzionali, tali attività potranno regolare la propria attività sulla base dell’osservanza stretta del seguente orario: dalle ore 6 alle ore 18 a patto che il gestore garantisca la distanza di sicurezza dei propri clienti di almeno un metro,  oltre le ore 18 la consegna a domicilio e l’asporto.

Per l’asporto in particolare è permesso a patto che venga concordata la consegna dietro prenotazione telefonica e che vengano comunque garantite le misure di sicurezza e l’entrata di un acquirente alla volta.

Per tutti gli esercizi pubblici sopracitati valgono tutte le specifiche già precedentemente comunicate: distanza di almeno un metro tra i tavoli e le persone, servizio al tavolo.

Sono sospese nei giorni festivi e prefestivi, le attività commerciali di medie e grandi dimensioni compresi i negozi all’interno dei Centri Commerciali e dei mercati. Fanno eccezione le attività di vendita di generi alimentare all’interno dei Centri commerciali. Farmacie parafarmacie rimarranno aperte.

Aperte tutte le altre attività commerciali (generi alimentari, macellerie, etc.), con gli orari abituali facendo attenzione a garantire modalità di ingresso tali da evitare assembramenti e mantenendo le distanze di sicurezza ad almeno un metro.

Approvato in Giunta il Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19

La Giunta regionale ha approvato questa mattina il Piano regionale per la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, un piano che mette a disposizione oltre 400 posti letto, tra quelli già disponibili e quelli nuovi dedicati, divisi tra terapie intensive, semi intensive, degenze specialistiche e post critici.

Analizzato il rapido diffondersi dei pazienti Covid-19 positivi e le necessità impellenti causate dagli aumentati bisogni assistenziali ad elevata intensità (terapia intensiva/semi-intensiva), si è ritenuto, in raccordo con i Direttori degli Enti del SSR e il GORES, di elaborare il piano per il governo delle attività di ricovero.

Il documento, approvato oggi dall’esecutivo regionale, definisce le strutture ospedaliere adeguate, o riorganizzate temporaneamente, per far fronte all’emergenza causata dal rapido diffondersi dei pazienti Covid-19 positivi. Al termine della fase straordinaria, l’assetto strutturale del Servizio Sanitario Regionale sarà ripristinato completamente. Eventuali tecnologie acquisite durante il periodo dell’emergenza rimarranno patrimonio delle strutture che se ne avvalgono.

“Continuiamo a lavorare – afferma il presidente Luca Ceriscioli - perché tutto il sistema sanitario si troverà molto probabilmente impegnato con la fase finale e più difficile del virus, quella della terapia intensiva e del ricovero. E’ importante comprendere quello che sta accadendo. La politica attuerà ciò che la sanità chiede. E’ così dal primo giorno: dalle ordinanze per limitare il contagio, alle risorse per la sanità aumentate, fino a questo atto di riorganizzazione. In emergenza straordinaria lavoriamo per step e intanto prevediamo quello che servirà dopo. Ricordo che è importante, da parte di tutti, prima di tutto, la prevenzione. La nostra impostazione, come istituzione, è di lavorare ogni volta per la misura successiva sperando che non serva, ma preparandoci al peggio, sempre un passo avanti alla malattia".

Le strutture, individuate dai Direttori Generali degli Enti SSR, consentiranno sia di ampliare la dotazione di posti letto dedicati di Terapia Intensiva e Semintensiva, sia di ampliare la dotazione dei posti letto di Malattie infettive e di altri reparti internistici.

Strutture dedicate ai pazienti positivi

Nel piano sono state ampliati e dedicati i reparti presso le strutture negli ospedali di Camerino, Fermo, San Benedetto, Ascoli Piceno, Fossombrone, Chiaravalle, AOU Ospedali Riuniti di Ancona, Inrca e Marche Nord.

Strutture post critiche

Il piano individua due strutture post critiche in ASUR (Fossombrone e Chiaravalle), una presso gli Ospedali riuniti di Ancona, una presso INRCA- Fermo.

Tutte le restanti strutture devono in ogni caso garantire esclusivamente le attività improcrastinabili, con percorsi esclusivi e sicuri.

Ribadita la necessità di sospendere temporaneamente, laddove possibile, le attività programmate di chirurgia ad alta specializzazione e il mantenimento di tutte le attività d’urgenza.

Percorsi assistenziali

Il documento approvato esplicita, con maggiore accuratezza, i percorsi assistenziali per quanto riguarda i pazienti acuti e post acuti negli spostamenti tra i vari nosocomi.

Attività di Virologia

Le attività di Virologia, inerenti l’emergenza Covid-19, fanno riferimento al Laboratorio dell’AOU Ospedali Riuniti di Ancona, anche in considerazione del fatto che allo stesso è stato riconosciuto il 100% di affidabilità dall’Istituto Superiore di Sanità.

Per la raccolta dei tamponi sono state individuate 4 micro-equipe dedicate in:

-  Area Vasta 1; - Area Vasta 2;  -Area Vaste 3 e Area Vasta 4;  -Area Vasta 5.

Numero verde regionale 800 93 66 77

Dalla data del 25 febbraio è attivo il numero verde regionale, con 4 linee telefoniche, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle ore 20. In turno 65 medici tra specializzandi di Igiene e MMG in formazione con 6 operatori/turno. Le linee di risposta saranno aumentate nelle prossime ore, così come sarà implementato il numero del personale sanitario dedicato a questo servizio, anche con l’attivazione di collaborazioni (psicologi delle emergenze, altro volontariato opportunamente formato). Sarà inoltre attivato in queste ore un canale comunicativo per persone sorde.