Mese: Febbraio 2020

LUCA CERISCIOLI : ( VIDEO )E’ appena terminata una lunga riunione con Palazzo Chigi e con tutte le Regioni. L’obiettivo del Governo è quello di fare un nuovo decreto che regolerà l’intero paese. L’obiettivo è di avere regole omogenee che si applichino secondo criteri oggettivi. Il decreto dovrebbe arrivare in serata, per poi diventare operativo da domani. Il nostro impegno è di informare tutti non appena questo sarà disponibile, in modo da poter mettere in atto tutte le iniziative che servono a proseguire il lavoro di contenimento del Coronavirus.

Domani, venerdì 28 febbraio, e sabato 29 le scuole rimarranno chiuse nelle Marche. E’ questo l’esito della diatriba tra il Tar e la Regione.

Nel pomeriggio il Tar aveva sospeso con decreto urgente del presidente l'ordinanza emanata dalla Regione per far fronte al coronavirus.

Il provvedimento firmato dal governatore Luca Ceriscioli disponeva la chiusura di scuole, musei, e inibiva tutte le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura fino alle  24 del 4 marzo 2020 al fine di contrastare la diffusione del virus.

Ma la Regione sta lavorando a un'altra ordinanza per disporre la chiusura degli istituti per il weekend.

Nel decreto del Tar si dava rilievo alla circostanza che non sussistevano, al momento di emissione dell'ordinanza regionale, casi accertati di contagio nelle Marche, ma solo rischi relativi alla prossimità del territorio marchigiano con la regione Emilia Romagna in cui erano stati rilevati casi confermati di contagio da Covid-19. 

"L'eventuale differente trattamento riservato dal Governo - si legge nel decreto -, in condizioni asseritamente eguali a quelle della Regione Marche, alla Regione Liguria, sul quale si sofferma lo scritto difensivo regionale (senza che tale circostanza risulti però evocata dal provvedimento impugnato) ha valenza politica ma non giuridica e non può comunque 'ex se' giustificare l'esercizio del potere".

 Il Tar Marche ha fissato per il 4 marzo ad Ancona la camera di consiglio per la trattazione collegiale del ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha chiesto di annullare previa sospensione l'ordinanza della Regione di chiusura delle scuole e sospensione delle manifestazioni pubbliche per l'emergenza Coronavirus.

"Lo Stato c'è e si fa rispettare - aveva commentato Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie -, avevamo impugnato l'ordinanza della Regione Marche e il Tar l'ha sospesa".

"Oggi, 12 Regioni hanno firmato l'ordinanza unica condivisa nella riunione con il governo, costruita sulle direttive del Ministero della Salute, della protezione civile e dell'istituto superiore di sanità", proseguiva. "Puntiamo ad omogeneizzare nel giro di qualche giorno l'azione di tutte le Regioni - aggiungeva -, l'Italia sta già ripartendo, mi auguro che il presidente Ceriscioli metta in sicurezza i cittadini marchigiani firmando l'ordinanza unica".

Il governatore, invece, firmerà un'altra ordinanza regionale sulla falsariga della prima.

Al momento i contagiati nelle Marche come confermato dalla Protezione Civile sono : il trentenne di Vallefoglia, la coppia di anziani di Fano (con la donna in gravi condizioni). Mentre per il 51enne di Piandimeleto, amico del ristoratore di Cattolica, è arrivato l'esito negativo del test, contrariamente a quanto affermato ieri, erroneamente, dalla prefettura di Rimini, che avrebbe quindi confuso le identità delle persone sottoposte a controllo. 

In ogni caso c'è il Numero verde della Regione 800936677

Un servizio attivo dalle 8 alle 20 e che nella sola giornata ha risposto a migliaia di telefonate. Le principali informazioni richieste, riguardano le preoccupazioni per il rientro delle persone, anche familiari, dalla Lombardia e dal Veneto, notizie sulla chiusura delle scuole e necessità di isolamento domiciliare per chi proviene dalle zone a rischio.

Complessivamente sono 65 i medici che si sono resi operativi per il Numero verde. Sono previsti due turni giornalieri di sei ore con cinque postazioni per ogni turno.

NUMERO VERDE CORONAVIRUS 800 93 66 77 a cui sono già arrivate moltissime  telefonate

Le informazioni richieste, principalmente, ieri hanno riguardato le preoccupazioni per il rientro delle persone, anche familiari, dalla Lombardia e dal Veneto; notizie sulla chiusura delle scuole; necessità di isolamento domiciliare per chi proviene dalle zone a rischio.  Complessivamente sono 65 i medici che si sono resi operativi per il Numero Verde. Sono previsti due turni giornalieri di sei ore, dalle 8 alle 20, con 5 postazioni per ogni turno. Lotta ai cambiamenti climatici e salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio e della natura, con lo sguardo alle generazioni future: un impegno assunto con la firma  del protocollo d’intesa tra la Regione Marche, l’Università degli studi di Urbino, la Fondazione Medit Silva e il Monastero della Santa Croce di Fonte Avellana. Interviste  .Luca Ceriscioli – Presidente Regione Marche Vilberto Stocchi – Rettore dell’Università degli Studi di Urbino Gianni Giacomelli – Priore di Fonte Avellana Il documento sancisce la collaborazione e promozione delle attività dell’Institute for climate change solutions (ICCS), il centro di ricerca di interesse internazionale dedicato all’analisi della vulnerabilità territoriale e al cambiamento climatico.        
   
   

I Vescovi delle Marche facendo seguito all’ordinanza del Presidente della Regione Marche, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, hanno adottato disposizioni per le chiese che sono nelle Marche.

( audio) Don Egidio della Chiesa di San Giuseppe di Marotta Le chiese rimangano aperte al culto e alla preghiera individuale, ma sono sospese le celebrazioni eucaristiche feriali e festive fino al 4 marzo 2020. Per i funerali, si suggerisce di limitarsi al rito delle esequie nella forma breve e con i parenti stretti. Per ridurre al minimo il contatto fisico, i vescovi raccomandano che durante le messe, anche private, si ometta il segno di pace e si riceva la S. Comunione sulla mano, e non in bocca. Inoltre si toglie l’acqua benedetta dalle acquasantiere. Le benedizioni pasquali vengono sospese fino al 4 Marzo 2020, come sono pure sospesi per questa settimana gli incontri di catechismo e dei gruppi parrocchiali, le attività di oratorio, di dopo-scuola, sportive, teatrali, cinematografiche e ogni genere di aggregazione. I servizi della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali che prevedono contatto con il pubblico siano sospesi. "Siamo tutti interessati ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza, una situazione che chiede vigilanza e senso del bene comune. Sperimentiamo tutti la nostra debolezza e fragilità. Proviamo paura e come sempre questa chiede risposte serie e unitarie, per trovare le soluzioni più efficaci per tutti, con la massima attenzione ma senza allarmismi. Molte nostre riunioni non si potranno svolgere. Questo ci aiuterà̀ a comprenderne il valore con maggiore profondità e ad avere più tempo per la riflessione e la preghiera personale. Sentiamo la vicinanza premurosa di Gesù̀, medico buono degli uomini, del quale sperimentiamo la solidarietà̀ e la protezione. In questo periodo non potremo riunirci fisicamente per le celebrazioni nei nostri luoghi abituali", conclude la nota dei vescovi delle Marche. "Cerchiamo di vivere questo tempo forte di Quaresima in unità di cuori e di preghiera, ricordando soprattutto i malati, quanti sono colpiti dal Coronavirus e quanti in modi diversi si adoperano per limitarne le conseguenze, in particolare il personale sanitario e di ricerca scientifica. Affidiamo tutti alla materna intercessione della Madonna di Loreto patrona delle Marche e invitiamo a pregarla in famiglia con il Santo Rosario".

Nelle Marche “dalla mezzanotte di oggi scattano provvedimenti che prevedono la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e la sospensione delle manifestazioni di pubblico spettacolo» fino al 4 marzo – ha annunciato Ceriscioli in un videomessaggio.

Scuole chiuse nelle Marche fino al 4 marzo 2020 per far fronte all'emergenza coronavirus. L'ha stabilito la Regione con un'ordinanza.  Sospese anche le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura.

Il Governatore Ceriscioli ha affermato: "Misure necessarie, vista anche la prossimità con l'Emilia Romagna e il contagio che si è registrato nel Riminese".

Sospese le gite scolastiche, chiusi al pubblico i musei e gli altri luoghi di cultura. E' stata firmata l'ordinanza che aumenta le misure nei confronti del contenimento del Coronavirus. Una «scelta importante maturata dopo 24 ore di attesa nel percorso fatto insieme con il governo nella riunione della mattinata.

Secondo Ceriscioli, "un contagio ai confini della nostra regione, a Cattolica (un riferimento al paziente affetto da coronavirus ricoverato agli 'Infermi' di Rimini), ci segnala che sono sempre più urgenti misure di contenimento. Bisogna affiancare a quelle che abbiamo seguito fino ad oggi e sulle quali bisogna insistere, come misure individuali, quelle più importanti che riguardano il rischio di contagio".

"Col contributo di tutti potremo arginare l'ampiezza del contagio", ha auspicato il presidente delle Marche. "E' una scelta che riguarda la nostra salute e chiediamo a tutti di attenersi scrupolosamente alle indicazioni: facendo ognuno il proprio dovere sarà possibile fare una grande azione collettiva e di contenimento della malattia".

Ieri in conferenza stampa, affiancato dagli assessori Fabrizio Cesetti, Loretta Bravi, Angelo Sciapichetti e Anna Casini, Ceriscioli aveva già annunciato la chiusura delle scuole (fino al 2 marzo), provvedimento che doveva comparire in un'ordinanza che è stata poi stoppata da una telefonata del premier Giuseppe Conte.

Nel corso del colloquio telefonico il presidente del Consiglio aveva chiesto che non venisse firmata l’ordinanza nell’attesa del coordinamento Stato-Regioni che si è tenuto questa mattina, allo scopo di uniformare i provvedimenti sul territorio. Un’atmosfera surreale quella che si è respirata ieri nel momento in cui il presidente regionale, rientrato nella stanza della conferenza stampa, ha annunciato che aveva aggiornamenti da comunicare.

Coronavirus, il numero verde delle Marche

Sul Coronavirus è operativo il numero verde 800 936 677,  dalle 8 alle 20 di ogni giorno per dare informazioni e rispondere alle domande dei marchigiani evitando che la popolazione finisca per ricorrere al 118, alle linee telefoniche degli ambulatori dei medici di medicina generale, dei pediatri e dei pronto soccorso, con il rischio di intasare le linee e distogliere medici e operatori sanitari dal loro lavoro. Quattro le linee dedicate con altrettanti medici dall’altro capo deI telefoni pronti a fugare i dubbi dei marchigiani sulle loro condizioni di salute.

 

CORONAVIRUS “NESSUN CASO NELLE MARCHE MA RESTA ALTA L’ATTENZIONE IN ATTESA DELL’ORDINANZA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO. ATTIVO DA OGGI IL NUMERO VERDE”

Nella Regione Marche,  dalle 8 alle 20 il numero verde 800936677 da oggi  per rispondere alle domande dei cittadini, servirà come punto di informazioni con 4 linee a cui rispondono dei medici per dare risposte a chi ha bisogno di chiarimenti rispetto alla propria condizione di salute e alle proprie necessità.

"Ricordiamo che nelle Marche fino ad oggi non c’è stato alcun caso di contagio al momento, ma che questo non ci permette assolutamente di abbassare la guardia”. Queste le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli  nel corso di una conferenza stampa con il Gores, Gruppo operativo per l’emergenza sanitaria, per fare il punto sulla situazione Coronavirus nella regione.

CORONAVIRUS – Nessun caso positivo al momento nelle Marche – Tre casi monitorati 

Coronavirus: Riunito il Gruppo operativo per l’emergenza regionale

“Siamo in attesa di un passaggio importante: Protezione civile nazionale sta lavorando alle linee guida per le grandi manifestazioni. Il contagio a livello nazionale ha fatto un salto di qualità, poiché non riguarda più solo coloro che sono andati nei luoghi dei focolai principali, in Cina, ma ci sono persone contagiate qui nel territorio nazionale. Nelle Marche al momento non abbiamo nessun caso positivo. Tre casi sono monitorati e gli esiti arriveranno presto. Ciò non toglie che dobbiamo rafforzare tutte le attività di prevenzione. La prima, più delicata e più importante, è che quando si hanno dei sintomi non bisogna andare al pronto soccorso ma chiamare al telefono il medico di medicina generale, cioè il medico di famiglia, o il medico di continuità assistenziale, affinché intervengano loro per gestire la situazione. Noi stiamo lavorando nella sala operativa da molte ore e lo faremo anche nei prossimi giorni, senza abbassare la guardia, senza creare inutili allarmismi. Tutto quello che è importante sarà via via comunicato ai cittadini. Sono già pronti, se serviranno, 57 posti per ospitare casi che dovessero rivelarsi, perché la macchina non aspetta l’ultimo momento ma si muove per tempo. Lavoriamo anche per proteggere chi lavora in sanità. Si fanno scelte che devono consentire a tutto il sistema di essere pronto. Tengo molto a mantenere costante la comunicazione e l’informazione. Non dobbiamo generare paura, ma ognuno di noi deve fare la propria parte. Nel tavolo del Gores, per questo, abbiamo tutte le componenti istituzionali più importanti del territorio. Si lavora insieme per offrire il meglio alla nostra comunità”. Lo ha detto oggi pomeriggio il presidente Luca Ceriscioli, che ha partecipato alla riunione del Gores, Gruppo operativo per l’emergenza sanitaria. 

Questa mattina il Gores è venuto a conoscenza dal Comitato operativo nazionale che all’ospedale di Cremona sono stati identificati oggi due casi accertati di Coronavirus. Per motivi di salute pubblica è stata dunque assunta, in condivisione con la Prefettura di Ascoli, la decisione di sospendere la partita Ascoli-Cremonese. 

Tre i casi in osservazione oggi, uno a Fermo e due ad Ancona, per i quali è stato messo in atto il percorso di valutazione diagnostica. I risultati dei tamponi saranno disponibili in serata.

Si ribadisce che i cittadini che hanno dubbi rispetto al loro stato di salute non devono recarsi in ospedale, né negli studi dei loro medici, ma devono contattare telefonicamente i medici di medicina generale o, durante gli orari in cui non c’è la reperibilità, la guardia medica, che fornirà le indicazioni in base alle singole situazioni.

La richiesta ai cittadini è quella di affrontare questa emergenza con attenzione ma senza allarmismi, contribuendo ad evitare la diffusione seguendo le indicazioni dell’Istituto superiore di Sanità:

  1. Lavarsi spesso le mani

  2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute

  3. Non toccare occhi, naso e bocca con le mani

  4. Coprire bocca e naso se si starnutisce o tossisce

  5. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico

  6. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol

  7. Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assistono persone malate

  8. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi

  9. Contattare il Numero Verde 1500 se si hanno febbre o tosse e si è tornati dalla Cina da meno di 14 giorni

  10. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus