Mese: Marzo 2020

E’ ufficiale: scuole chiuse da domani fino al 15 marzo.

"Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche da domani al 15 marzo", ha detto il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina parlando a Palazzo Chigi. "Noi della trasparenza abbiamo fatto sempre la nostra regola d'azione", dice il premier Conte spiegando che, sulla chiusura delle scuole, questa mattina "era stato chiesto al comitato tecnico-scientifico un ulteriore approfondimento". Per questo "la notizia che è fuoriuscita è stata totalmente improvvida". Perché la chiusura delle scuole? "Perché in questo momento siamo concentrati ad adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione perché il sistema sanitario per quanto efficiente e eccellente rischia di andare in sovraccarico" in particolare "per la terapia intensiva e sub-intensiva", dice Conte.

CORONAVIRUS – NUOVA ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE: SOSPENSIONE ATTIVITA’ DIDATTICHE IN TUTTA LA REGIONE

Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Visto l'aggravarsi della situazione, poiché nelle Marche siamo arrivati a due decessi e oltre 60 casi di Coronavirus, diffusi principalmente nella provincia di Pesaro Urbino, oggi estesi anche nelle province di Ancona e Macerata, emettiamo una nuova ordinanza. Adottiamo le misure necessarie a contenere la diffusione del contagio, a partire da domani mattina 4 marzo fino alle ore 24.00 dell'8 marzo, su tutto il territorio regionale. Quindi in questo periodo in tutte le Marche sono sospese le attività didattiche e le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura."

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3 marzo, è la Giornata mondiale della natura selvatica: un’occasione per riflettere sull’importanza di ogni forma di vita sul pianeta

Istituita dalle Nazioni Unite  in linea con quanto definito dalla Convenzione del Commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatica, firmata il 3 marzo 1973, il cui obiettivo è quello di preservare la biodiversità di tutto il mondo,  una giornata di accrescimento della consapevolezza dei benefici che la conservazione delle specie floreali e faunistiche selvatiche offrono all’uomo e al pianeta. Tema di quest’anno: “Sostenere tutta la vita sulla Terra”.       Giornata Mondiale dell’orecchio e dell’udito, del 3 Marzo 2020,

Emanate precise misure di emergenza a tutela della salute pubblica e per evitare la diffusione da contagio del coronavirus.  Si tratta di regole che dovranno essere applicate nei locali pubblici.

LA CNA di Pesaro e Urbino - presa visione delle disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su parere del Comitato Tecnico Scientifico nazionale per le regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e province di Pesaro e Urbino e Savona - informa che da lunedì 2 marzo fino all’8 marzo è valido in tutta la provincia di Pesaro e Urbino il criterio droplet per l’accesso ai luoghi di aggregazione.

In  tutti i ristoranti, bar, pub e attività commerciali è imposto un accesso controllato delle persone: ad esempio dove si mangia dovranno stare sedute a tavoli posti ad almeno un metro di distanza tra loro.

 E’ permesso lo svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

Le attività commerciali diverse da quelle appena menzionate, possono aprire adottando misure organizzative tali da consentire un accesso con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori.

Tali precisazioni e limitazioni non erano previste nella precedente ordinanza e sono state inserite su indicazione del Comitato Tecnico Scientifico.

 

“Con il nastro rosa”, dal 7 MARZO al 7 APRILE 2020 a Vallone una mostra dedicata alla Donna

"Con il nastro rosa" mostra organizzata in collaborazione con il Centro Sociale Vallone e patrocinata dal Comune di Senigallia, sabato 7 marzo, alle ore 17.15

Il titolo dell'esposizione, che è un chiaro richiamo alla canzone di Lucio Battisti, è stato scelto perché ogni foto sarà legata alle altre da un elemento, un nastro rosa per l'appunto, che il Circolo ha fornito in precedenza alle 8 fotografe coinvolte: Delia Biele, Giulia Brenna, Cristina Cucchi, Silvia Gobbi, Patrizia Lo Conte, Gloria Mancini, Mirjana Milenkoska e Beatrice Perticaroli. In questa società contemporanea, essere donna è una missione. Malgrado si celebri la parità dei sessi purtroppo è ancora lunga la strada che si deve fare nel percorso del rispetto e della valorizzazione della figura femminile, simbolo insieme di fragilità ma anche di grande forza. Essere giovani e avere un ruolo, seppur piccolo come quello che questa Direzione si trova a svolgere, per certi versi è una sfida altrettanto impegnativa perché costantemente stimolati a compiere passi in avanti da quel mondo che si aspetta grandi cose dalle nuove generazioni. Con la consapevolezza che i gesti sono sempre importanti crediamo però che non possa bastare un giorno di festa, l'8 Marzo, per omaggiare la Donna e che, anzi, questa giornata potrebbe perdere ogni suo senso se priva di un proprio significato, di un messaggio, di una destinazione per la società civile, per chi vi partecipa e per chi la celebra. La mostra resterà visibile al pubblico fino a martedì 7 aprile, con gli orari di apertura paralleli a quelli del bar del Circolo.

PUBBLICATO DPCM CON LE MISURE PER IL CONTENIMENTO DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS. ATTIVITA’ DIDATTICHE CHIUSE NELLA PROVINCIA DI PESARO URBINO:

Con il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, immediatamente operativo senza ordinanza delle Regioni, oggi il Governo ha indicato in quali territori si applicano le misure più forti, di sospensione delle attività didattiche e delle attività di pubblico spettacolo: oltre alle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, che sono in zona rossa, il parere dell’Istituto superiore di sanità ha ritenuto sufficienti i casi registrati nella provincia di Pesaro Urbino per l'inclusione, insieme con la provincia di Savona (indicate nell'allegato 2 del decreto stesso), tra i territori in cui applicare le seguenti misure di contenimento, elencate nell’articolo 2 del Decreto, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19: • sospensione, sino all’8 marzo 2020, dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; • sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 del presente decreto. È fatto divieto di trasferta dei tifosi residenti nelle regioni e nelle province di cui all’allegato 2 per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province; • sospensione, sino all’8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose; • l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; • apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura a condizione che detti istituti e luoghi assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; • sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020; • svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; • apertura delle attività commerciali diverse dalla ristorazione condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori; • limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere; • rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti; • sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale; • privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19. Nelle restanti province di Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno la Regione Marche seguirà il modello delle altre 12 Regioni, che applicano misure diverse, fra cui: la sospensione fino al 15 marzo 2020 dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; le misure di sicurezza da garantire per le procedure concorsuali; l’obbligo per le aziende di trasporto pubblico locale anche a lunga percorrenza di adottare interventi straordinari di pulizia dei mezzi; l’obbligo, per chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus, di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta. “Riteniamo importante – ha affermato il presidente Luca Ceriscioli - l’affermazione del principio di applicazione delle misure di contenimento su base territoriale, che rende omogenei i criteri per tutta Italia. E’ ciò che avevamo chiesto sin dall’inizio. Il governo ha stabilito zone e restrizioni relative con lo strumento di legge non sono più previste ordinanze della regione, ovvero le misure sono immediatamente operative”.