San Costanzo intitola i giardini pubblici ad Artemisia Gentileschi, donna vittima di violenza

Si è tenuta nei giorni scorsi la cerimonia, in forma privata nel rispetto delle norme anticovid, di intitolazione dei giardini pubblici di via Liguria a San Costanzo, alla pittrice seicentesca, Artemisia Gentileschi, donna vittima di violenza.Tale iniziativa, che si inserisce fra le azioni positive di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere e verso le persone fragili,  arriva dopo un anno circa di lavoro, quando in Consiglio Comunale la consigliera Margherita Mencoboni ha presentato una mozione di intitolazione di un luogo pubblico alle donne vittime di violenza. Tale proposta, accettata ad unanimità, ha dato avvio ad un lavoro di scelta, coordinato dal Sindaco e dell’Ass.re Volpe, per l’ individuazione sia del nominativo che del luogo, che avessero intrinsecamente la forza emotiva e morale di insegnare questo importante monito contro ogni tipo di violenza. I giardini pubblici frequentati da tantissime famiglie e dai ragazzi rappresenta il luogo ideale dove la curiosità, mista al gioco, possa interrogarsi su chi fosse questa donna.

Artemisia Gentileschi è una pittrice del 600 che giovanissima fu vittima di violenza. Passò attraverso torture, aggressioni, minacce ma aprì e attraversò il primo processo della storia verso l’uomo che la violentò. La forza di questa donna, in un tempo sociale in cui non esisteva nessuna tutela e protezione per la donna, arriva fino ai tempi nostri, ci insegna che di fronte alla violenza non si può rimanere indifferenti ma siamo chiamati ad opporci.

(foto : Volpe -Sorcinelli- Mencoboni -Carloni)

Margherita Mencoboni, consigliere comunale, promotrice di questa iniziativa, ha sottolineato come questa idea sia nata all’interno del suo lungo impegno nell’ambito delle pari opportunità e di lotta alla violenza. Una violenza purtroppo molto vicina a noi, sia con i casi recentissimi di femminicidio accaduti nella nostra regione, ma anche nelle sue forme più sottili e subdole come la violenza psicologica, il mobbing e il bullismo.Non è mancato il richiamo a denunciare, sostenuto Nicoletta Carboni  consigliere comunale che ha  sottolineato quanto le donne abbiano bisogno del sostegno della famiglia e delle istituzioni per denunciare gli aggressori. Questa cerimonia deve essere solo l’inizio di un impegno condiviso a favore delle donne, che in questo periodo di covid sono state ancora di più immerse nella violenza domestica.Il Sindaco Filippo Sorcinelli ha espresso la sua grande soddisfazione per il lavoro svolto e ringraziato la Prefettura e il comando dei carabinieri di San Costanzo per aver contribuito alle realizzazione di tale evento attraverso le autorizzazioni