Giorno: 21 Dicembre 2020

Le misure del periodo natalizio in base all’ultimo decreto legge dal 24 Dicembre 2020 al 6 Gennaio 2021

Zona rossa, nei seguenti giorni: 24, 25, 26 e 27 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021. Durante tale giorni saranno consentiti gli spostamenti solamente per motivi di lavoro, necessità e urgenza, nonché (novità introdotta dal presente decreto) per far visita, una volta al giorno e dalle ore 5 alle ore 22, ad amici e parenti (nel limite massimo di 2 persone) presso la propria abitazione privata ubicata nella medesima Regione. Nel presente conteggio non si considerano i figli minori di 14 anni e le persone con disabilità. È prevista la chiusura di negozi, centri estetici, bar e ristoranti. Sarà consentito l’asporto fino alle ore 22 e la consegna a domicilio senza limiti di orario. Zona arancione nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio 2021. Durante questi giorni sarà consentito il libero spostamento all’interno del comune. Si potrà uscire dal comune solo per motivi di lavoro, necessità e urgenza. Sono inoltre consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30km, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. È prevista la chiusura di bar e ristoranti. Sarà consentito l’asporto fino alle ore 22 e la consegna a domicilio senza limiti di orario.  Decreto Legge prevede inoltre all’art. 2 un contributo di ristoro a favore delle attività dei servizi di ristorazione (bar e ristoranti). Il contributo sarà automatico e parametrato sulla base di quanto già ricevuto.

21 Dicembre 2020 – SOLSTIZIO D’INVERNO

Lunedì 21 Dicembre, ufficialmente inizia la  stagione invernale astronomica nel nostro emisfero (cioè quello boreale).

L'evento avrà luogo ore 10:02 italiane in punto e sarà associato come di regola al giorno più corto dell'anno, diversamente da quanto afferma il detto popolare di Santa Lucia.

Sul piano astronomico il solstizio di inverno è il momento in cui Sole raggiunge il punto di declinazione minima nel suo moto apparente lungo l'eclittica, ossia il percorso che annualmente la nostra stella madre sembra compiere rispetto allo sfondo della sfera celeste.

A livello pratico, la nostra percezione del solstizio di dicembre è legata al fatto che abbiamo una giornata con pochissime ore di luce; l'opposto di ciò che accade durante il solstizio d'estate, quando la declinazione tocca il suo massimo e nell'emisfero Nord si ha il dì più lungo dell'anno.

Superato lo spartiacque del 21 dicembre, la stagione fredda prenderà il sopravvento sull'autunno, con un piacevole rovescio della medaglia: il graduale aumento delle ore di luce.

Le giornate torneranno insomma ad allungarsi, anche se in modo talmente lento da non poter essere apprezzato nell'immediato.

In età precristiana il movimento degli astri veniva attribuito alla volontà degli dei: il solstizio d'inverno rappresentava dunque un avvenimento carico di significati spirituali, che sanciva la vittoria della luce sul buio, nonché della vita sulla morte.

Per questa ragione nelle popolazioni germaniche, celtiche e più in generale in quelle nordeuropee si omaggiava la progressiva uscita dalle tenebre con la festa di Yule, che prevedeva un periodo di riposo accompagnato danze e banchetti.

La tradizione è proseguita in Islanda per tutto il Medioevo, fino all'epoca della riforma protestante. Ancora adesso Yule è un appuntamento fisso nel neopaganesimo, che il 21 dicembre celebra uno degli otto Sabbat, le feste legate al movimento del Sole.

In tardo impero romano ricorreva invece il culto del Sol Invicus ('Sole invitto'), che era sinonimo di rinascita, e che secondo alcune ricostruzioni costituirebbe l' origine pagana del Natale.