Giorno: 25 Novembre 2019

“IRONICONS” torna a Ostra Vetere con una mostra in Pinacoteca del maestro Francesco Diotallevi

L'Assessorato alla Cultura del Comune di Ostra Vetere e l'Associazione culturale ComunicArte, dopo l'incontro con l'autore del 12 ottobre 2019 in occasione della XV Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI, sono liete di invitarvi all'esposizione personale di Francesco Diotallevi: “IRONICONS - Quando l'Arte diventa Pop”. La mostra, organizzata presso il Polo Museale Terra di Montenovo (piazza Satellico), sarà inaugurata venerdì 6 dicembre alle ore 19.30 ed ospiterà, fino a lunedì 6 gennaio, le opere dell’artista Pop marchigiano Francesco Diotallevi. L'Associazione ComunicArte, promotrice del programma culturale “IRONICONS”, intende sostenere il tema del contemporaneo nell'arte, con la complicità di un autore dal linguaggio diretto e sintetico. La Pop Art ironica e dissacrante di Francesco entrerà coraggiosa all'interno della Pinacoteca di Ostra Vetere e si metterà in mostra accanto a produzioni artistiche come l'Annunciazione del XVII secolo proveniente dalla bottega di Federico Barocci. Il pittore e disegnatore racconta storie ispirate alle fiabe infantili, alla letteratura, alla mitologia o semplicemente alla vita di tutti i giorni: “Le tele sono l'unico fotogramma di un film o la pagina strappata di un libro, rappresentano una parte del racconto per lasciare a chi guarda l'ingrato compito di immaginare un inizio e una fine”. Le corrosive declinazioni del pensiero trovano nel lavoro di Diotallevi una dimensione narrativa. L'invito è a non fermarvi all'apparenza e ad attraversare le opere di Francesco per scoprirne l'anima: osservare e capire le immagine proposte dal pittore vuol dire intraprendere un percorso catartico di liberazione dalle contraddizioni della società odierna. Francesco ha preso parte a numerose esposizioni in Italia, all'estero e a fiere internazionali. La manifestazione “IRONICONS” ospitata dall'Amministrazione comunale di Ostra Vetere vede la cura di Marco Pettinari e Simona Zava. La mostra è aperta al pubblico a ingresso gratuito.  

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: MESSAGGI di Manuela BORA  e Loretta BRAVI

“Nel 2018 sono state 534 le donne che, nella nostra regione, si sono rivolte ai cinque Centri Antiviolenza, con un incremento importante rispetto al 2017 in cui erano state 409. Questo incremento non deve essere letto però come un aumento delle violenze e di donne vittime, piuttosto invece come l’emersione del fenomeno ancora sommerso  sul quale è importante non abbassare mai la guardia”. Queste le  parole l’assessore alle Pari Opportunità Manuela Bora oggi  in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne alle quali si aggiungono le riflessioni dell’assessore alla Famiglia Loretta Bravi che ieri è intervenuta allo Spazio Metauro di Borgo Pace per la presentazione del libro di poesie di Stefano Gentili “Canto alle donne” “L’uomo solitamente tende a nascondere le sue fragilità, la donna invece ne fa motivo di cambiamento – commenta l’assessore Bravi -. Non è un caso che le donne sottoposte a violenza siano quelle che hanno cercato una giustizia o hanno detto la verità. Questo, nonostante le donne siano sempre state il pilastro della società sia in famiglia che nell’economia. Oggi riconosciamo il ruolo delle donne nell’imprenditoria, nelle Marche ce ne sono tante con la loro capacità di essere manager creative, di fare squadra e di creare luoghi di relazione. Ma  la donna esprime anche un essenziale ruolo educativo, di cura e accompagnamento nella famiglia e per questo come Assessorato lavoriamo al suo sostegno attraverso iniziative e contributi per la conciliazione di tempi vita -lavoro, per i  nidi, e per l’assistenza agli anziani e alla disabilità”.    

Giulia Da Varano è tornata a casa.

IL DIPINTO GIULIA DA VARANO TORNA A CAMERINO A 39 ANNI DAL FURTO: “UN SEGNO DI BUON AUSPICIO PER LA CITTA’” Il quadro del Dosso Dossi, vittima di un furto 39 anni fa, che ritrae l’ultima duchessa di Camerino ha fatto ritorno in terra natia, con un’autentica cerimonia a palazzo Sabbieti. A riportarla nella città ducale i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Genova che sono arrivati al quadro al termine di una lunga indagine. Passo dopo passo è stato spiegato il percorso che ha condotto fino al quadro, rinvenuto in una galleria di Padova, dal Comandante Antonio Quarta. “Indizi inconfutabili e la conferma che si trattasse proprio del dipinto in questione hanno rappresentato un momento bellissimo e siamo contenti di restituirvi questo che per la città è il tassello di un grande mosaico”. Presente anche l’assessore regionale Angelo Sciapichetti. Un pomeriggio partecipatissimo dalla città, incuriosita e felice di poter tornare a custodire un tesoro prezioso come il dipinto di Giulia Da Varano, letto anche come un buon auspicio, come definito da Giovanna Sartori, assessore alla cultura e al turismo di Camerino, che ha moderato l’incontro e sottolineato il grande significato, e dal sindaco Sandro Sborgia che ha rivolto un “ringraziamento ai Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Genova, ma anche a Carmelo Grasso (comandante del nucleo tutela patrimonio culturale delle Marche) per il lavoro portato avanti nel periodo del sisma in cui è stato recuperato un patrimonio artistico importantissimo per tutta la Regione. Il recupero di questo quadro – ha detto Sborgia - lo leggo come un tassello di un mosaico più ampio, della ricostruzione. Torna a casa una camerte e, come lei, speriamo che quanto prima possano tornare tanti camerti costretti a stare lontano in questo momento”. A prendere la parola sottolineando l’importanza e la rarità del ritrovamento di un’opera d’arte a seguito di un furto, anche Corrado Azzolini, direttore del Segretariato regionale MIBACT della Regione Marche; Claudio Pettinari, Rettore Unicam che ha voluto ribadire: “la forte vocazione culturale di Camerino. Riaccogliere Giulia Da Varano a Palazzo Sabbieti è un grande gesto simbolico perché il palazzo nasce proprio come edificio di cultura. Si ribadisce un rapporto sempre più stretto tra Università e città e sono convinto che la cultura sia un tramite fondamentale per i nostri territori perché vivere la città significa poter godere dei suoi spazi, nonché dei suoi tesori”. Un excursus storico-artistico di altissimo livello ed emozionante è stato sviluppato da Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche del Comune di Camerino, per poi chiudere il pomeriggio con la lezione di Alessandra Pattanaro, critica d’arte e professoressa di storia dell’arte all’Università degli studi di Padova. L’opera sarà esposta e fruibile gratuitamente al deposito Venanzina Pennesi fino al 6 gennaio nell'ambito del progetto "La bellezza ritrovata".

Notizie Regione …Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli ha presenziato sabato scorso  a Sant’Ippolito ( PU) alla cerimonia nel corso della quale il Comune ha attribuito al suo concittadino Giuseppe Ottaviani, 103 anni, commendatore dal marzo scorso e pluripremiato per i suoi record sportivi, la benemerenza civica “Lo Scalpellino d’Oro”, la massima espressione di considerazione e gratitudine della cittadinanza.

Al Forte Malatesta di Ascoli Piceno della mostra Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto della convenzione siglata da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, con cui si è avviato un importante lavoro di recupero delle opere d’arte danneggiate e ora, a tre anni di distanza, tutto è pronto per mostrare i risultati ottenuti, la mostra è stata pensata come un evento espositivo itinerante che, dopo la prima tappa di Ascoli Piceno, dal 18 febbraio al 5 luglio 2020 approderà a Roma, presso il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio dei Piceni, che ha permesso il restauro delle opere insieme ad ANCI Marche, e infine si concluderà a Palazzo del Duca di Senigallia, dal 23 luglio al 3 novembre 2020, per favorire la conoscenza dell’operazione al grande pubblico, nazionale ed internazionale, che gravita nel periodo estivo lungo la costa adriatica. Giulia Da Varano è tornata a casa. Il quadro del Dosso Dossi, vittima di un furto 39 anni fa, che ritrae l'ultima duchessa di Camerino, ha fatto ritorno in terra natia, con una cerimonia a Palazzo Sabbieti. A riportarla nella città ducale i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Genova, arrivati al quadro al termine di una lunga indagine, l'importanza e la rarità del ritrovamento di un'opera d'arte a seguito di un furto, sottolineato da Corrado Azzolini, direttore del segretariato regionale Mibact della Regione Marche; Claudio Pettinari, rettore Unicam che ha voluto ribadire "la forte vocazione culturale di Camerino. Riaccogliere Giulia Da Varano a Palazzo Sabbieti è un grande gesto simbolico perché il palazzo nasce proprio come edificio di cultura". L'opera sarà esposta e fruibile gratuitamente al deposito Venanzina Pennesi fino al 6 gennaio nell'ambito del progetto "La bellezza ritrovata".