Categoria: Comunicazioni

CORONAVIRUS – NUOVA ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE: SOSPENSIONE ATTIVITA’ DIDATTICHE IN TUTTA LA REGIONE

Il presidente della Regione, Luca Ceriscioli ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"Visto l'aggravarsi della situazione, poiché nelle Marche siamo arrivati a due decessi e oltre 60 casi di Coronavirus, diffusi principalmente nella provincia di Pesaro Urbino, oggi estesi anche nelle province di Ancona e Macerata, emettiamo una nuova ordinanza. Adottiamo le misure necessarie a contenere la diffusione del contagio, a partire da domani mattina 4 marzo fino alle ore 24.00 dell'8 marzo, su tutto il territorio regionale. Quindi in questo periodo in tutte le Marche sono sospese le attività didattiche e le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura."

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3 marzo, è la Giornata mondiale della natura selvatica: un’occasione per riflettere sull’importanza di ogni forma di vita sul pianeta

Istituita dalle Nazioni Unite  in linea con quanto definito dalla Convenzione del Commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatica, firmata il 3 marzo 1973, il cui obiettivo è quello di preservare la biodiversità di tutto il mondo,  una giornata di accrescimento della consapevolezza dei benefici che la conservazione delle specie floreali e faunistiche selvatiche offrono all’uomo e al pianeta. Tema di quest’anno: “Sostenere tutta la vita sulla Terra”.       Giornata Mondiale dell’orecchio e dell’udito, del 3 Marzo 2020,

Emanate precise misure di emergenza a tutela della salute pubblica e per evitare la diffusione da contagio del coronavirus.  Si tratta di regole che dovranno essere applicate nei locali pubblici.

LA CNA di Pesaro e Urbino - presa visione delle disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su parere del Comitato Tecnico Scientifico nazionale per le regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e province di Pesaro e Urbino e Savona - informa che da lunedì 2 marzo fino all’8 marzo è valido in tutta la provincia di Pesaro e Urbino il criterio droplet per l’accesso ai luoghi di aggregazione.

In  tutti i ristoranti, bar, pub e attività commerciali è imposto un accesso controllato delle persone: ad esempio dove si mangia dovranno stare sedute a tavoli posti ad almeno un metro di distanza tra loro.

 E’ permesso lo svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

Le attività commerciali diverse da quelle appena menzionate, possono aprire adottando misure organizzative tali da consentire un accesso con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori.

Tali precisazioni e limitazioni non erano previste nella precedente ordinanza e sono state inserite su indicazione del Comitato Tecnico Scientifico.

 

“Con il nastro rosa”, dal 7 MARZO al 7 APRILE 2020 a Vallone una mostra dedicata alla Donna

"Con il nastro rosa" mostra organizzata in collaborazione con il Centro Sociale Vallone e patrocinata dal Comune di Senigallia, sabato 7 marzo, alle ore 17.15

Il titolo dell'esposizione, che è un chiaro richiamo alla canzone di Lucio Battisti, è stato scelto perché ogni foto sarà legata alle altre da un elemento, un nastro rosa per l'appunto, che il Circolo ha fornito in precedenza alle 8 fotografe coinvolte: Delia Biele, Giulia Brenna, Cristina Cucchi, Silvia Gobbi, Patrizia Lo Conte, Gloria Mancini, Mirjana Milenkoska e Beatrice Perticaroli. In questa società contemporanea, essere donna è una missione. Malgrado si celebri la parità dei sessi purtroppo è ancora lunga la strada che si deve fare nel percorso del rispetto e della valorizzazione della figura femminile, simbolo insieme di fragilità ma anche di grande forza. Essere giovani e avere un ruolo, seppur piccolo come quello che questa Direzione si trova a svolgere, per certi versi è una sfida altrettanto impegnativa perché costantemente stimolati a compiere passi in avanti da quel mondo che si aspetta grandi cose dalle nuove generazioni. Con la consapevolezza che i gesti sono sempre importanti crediamo però che non possa bastare un giorno di festa, l'8 Marzo, per omaggiare la Donna e che, anzi, questa giornata potrebbe perdere ogni suo senso se priva di un proprio significato, di un messaggio, di una destinazione per la società civile, per chi vi partecipa e per chi la celebra. La mostra resterà visibile al pubblico fino a martedì 7 aprile, con gli orari di apertura paralleli a quelli del bar del Circolo.

PUBBLICATO DPCM CON LE MISURE PER IL CONTENIMENTO DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS. ATTIVITA’ DIDATTICHE CHIUSE NELLA PROVINCIA DI PESARO URBINO:

Con il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, immediatamente operativo senza ordinanza delle Regioni, oggi il Governo ha indicato in quali territori si applicano le misure più forti, di sospensione delle attività didattiche e delle attività di pubblico spettacolo: oltre alle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, che sono in zona rossa, il parere dell’Istituto superiore di sanità ha ritenuto sufficienti i casi registrati nella provincia di Pesaro Urbino per l'inclusione, insieme con la provincia di Savona (indicate nell'allegato 2 del decreto stesso), tra i territori in cui applicare le seguenti misure di contenimento, elencate nell’articolo 2 del Decreto, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19: • sospensione, sino all’8 marzo 2020, dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; • sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 del presente decreto. È fatto divieto di trasferta dei tifosi residenti nelle regioni e nelle province di cui all’allegato 2 per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province; • sospensione, sino all’8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose; • l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; • apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura a condizione che detti istituti e luoghi assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; • sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020; • svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro; • apertura delle attività commerciali diverse dalla ristorazione condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori; • limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere; • rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti; • sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale; • privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19. Nelle restanti province di Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno la Regione Marche seguirà il modello delle altre 12 Regioni, che applicano misure diverse, fra cui: la sospensione fino al 15 marzo 2020 dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; le misure di sicurezza da garantire per le procedure concorsuali; l’obbligo per le aziende di trasporto pubblico locale anche a lunga percorrenza di adottare interventi straordinari di pulizia dei mezzi; l’obbligo, per chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus, di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta. “Riteniamo importante – ha affermato il presidente Luca Ceriscioli - l’affermazione del principio di applicazione delle misure di contenimento su base territoriale, che rende omogenei i criteri per tutta Italia. E’ ciò che avevamo chiesto sin dall’inizio. Il governo ha stabilito zone e restrizioni relative con lo strumento di legge non sono più previste ordinanze della regione, ovvero le misure sono immediatamente operative”.

LUCA CERISCIOLI : ( VIDEO )E’ appena terminata una lunga riunione con Palazzo Chigi e con tutte le Regioni. L’obiettivo del Governo è quello di fare un nuovo decreto che regolerà l’intero paese. L’obiettivo è di avere regole omogenee che si applichino secondo criteri oggettivi. Il decreto dovrebbe arrivare in serata, per poi diventare operativo da domani. Il nostro impegno è di informare tutti non appena questo sarà disponibile, in modo da poter mettere in atto tutte le iniziative che servono a proseguire il lavoro di contenimento del Coronavirus.

Domani, venerdì 28 febbraio, e sabato 29 le scuole rimarranno chiuse nelle Marche. E’ questo l’esito della diatriba tra il Tar e la Regione.

Nel pomeriggio il Tar aveva sospeso con decreto urgente del presidente l'ordinanza emanata dalla Regione per far fronte al coronavirus.

Il provvedimento firmato dal governatore Luca Ceriscioli disponeva la chiusura di scuole, musei, e inibiva tutte le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura fino alle  24 del 4 marzo 2020 al fine di contrastare la diffusione del virus.

Ma la Regione sta lavorando a un'altra ordinanza per disporre la chiusura degli istituti per il weekend.

Nel decreto del Tar si dava rilievo alla circostanza che non sussistevano, al momento di emissione dell'ordinanza regionale, casi accertati di contagio nelle Marche, ma solo rischi relativi alla prossimità del territorio marchigiano con la regione Emilia Romagna in cui erano stati rilevati casi confermati di contagio da Covid-19. 

"L'eventuale differente trattamento riservato dal Governo - si legge nel decreto -, in condizioni asseritamente eguali a quelle della Regione Marche, alla Regione Liguria, sul quale si sofferma lo scritto difensivo regionale (senza che tale circostanza risulti però evocata dal provvedimento impugnato) ha valenza politica ma non giuridica e non può comunque 'ex se' giustificare l'esercizio del potere".

 Il Tar Marche ha fissato per il 4 marzo ad Ancona la camera di consiglio per la trattazione collegiale del ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha chiesto di annullare previa sospensione l'ordinanza della Regione di chiusura delle scuole e sospensione delle manifestazioni pubbliche per l'emergenza Coronavirus.

"Lo Stato c'è e si fa rispettare - aveva commentato Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie -, avevamo impugnato l'ordinanza della Regione Marche e il Tar l'ha sospesa".

"Oggi, 12 Regioni hanno firmato l'ordinanza unica condivisa nella riunione con il governo, costruita sulle direttive del Ministero della Salute, della protezione civile e dell'istituto superiore di sanità", proseguiva. "Puntiamo ad omogeneizzare nel giro di qualche giorno l'azione di tutte le Regioni - aggiungeva -, l'Italia sta già ripartendo, mi auguro che il presidente Ceriscioli metta in sicurezza i cittadini marchigiani firmando l'ordinanza unica".

Il governatore, invece, firmerà un'altra ordinanza regionale sulla falsariga della prima.

Al momento i contagiati nelle Marche come confermato dalla Protezione Civile sono : il trentenne di Vallefoglia, la coppia di anziani di Fano (con la donna in gravi condizioni). Mentre per il 51enne di Piandimeleto, amico del ristoratore di Cattolica, è arrivato l'esito negativo del test, contrariamente a quanto affermato ieri, erroneamente, dalla prefettura di Rimini, che avrebbe quindi confuso le identità delle persone sottoposte a controllo. 

In ogni caso c'è il Numero verde della Regione 800936677

Un servizio attivo dalle 8 alle 20 e che nella sola giornata ha risposto a migliaia di telefonate. Le principali informazioni richieste, riguardano le preoccupazioni per il rientro delle persone, anche familiari, dalla Lombardia e dal Veneto, notizie sulla chiusura delle scuole e necessità di isolamento domiciliare per chi proviene dalle zone a rischio.

Complessivamente sono 65 i medici che si sono resi operativi per il Numero verde. Sono previsti due turni giornalieri di sei ore con cinque postazioni per ogni turno.

I Vescovi delle Marche facendo seguito all’ordinanza del Presidente della Regione Marche, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, hanno adottato disposizioni per le chiese che sono nelle Marche.

( audio) Don Egidio della Chiesa di San Giuseppe di Marotta Le chiese rimangano aperte al culto e alla preghiera individuale, ma sono sospese le celebrazioni eucaristiche feriali e festive fino al 4 marzo 2020. Per i funerali, si suggerisce di limitarsi al rito delle esequie nella forma breve e con i parenti stretti. Per ridurre al minimo il contatto fisico, i vescovi raccomandano che durante le messe, anche private, si ometta il segno di pace e si riceva la S. Comunione sulla mano, e non in bocca. Inoltre si toglie l’acqua benedetta dalle acquasantiere. Le benedizioni pasquali vengono sospese fino al 4 Marzo 2020, come sono pure sospesi per questa settimana gli incontri di catechismo e dei gruppi parrocchiali, le attività di oratorio, di dopo-scuola, sportive, teatrali, cinematografiche e ogni genere di aggregazione. I servizi della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali che prevedono contatto con il pubblico siano sospesi. "Siamo tutti interessati ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza, una situazione che chiede vigilanza e senso del bene comune. Sperimentiamo tutti la nostra debolezza e fragilità. Proviamo paura e come sempre questa chiede risposte serie e unitarie, per trovare le soluzioni più efficaci per tutti, con la massima attenzione ma senza allarmismi. Molte nostre riunioni non si potranno svolgere. Questo ci aiuterà̀ a comprenderne il valore con maggiore profondità e ad avere più tempo per la riflessione e la preghiera personale. Sentiamo la vicinanza premurosa di Gesù̀, medico buono degli uomini, del quale sperimentiamo la solidarietà̀ e la protezione. In questo periodo non potremo riunirci fisicamente per le celebrazioni nei nostri luoghi abituali", conclude la nota dei vescovi delle Marche. "Cerchiamo di vivere questo tempo forte di Quaresima in unità di cuori e di preghiera, ricordando soprattutto i malati, quanti sono colpiti dal Coronavirus e quanti in modi diversi si adoperano per limitarne le conseguenze, in particolare il personale sanitario e di ricerca scientifica. Affidiamo tutti alla materna intercessione della Madonna di Loreto patrona delle Marche e invitiamo a pregarla in famiglia con il Santo Rosario".

Nelle Marche “dalla mezzanotte di oggi scattano provvedimenti che prevedono la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e la sospensione delle manifestazioni di pubblico spettacolo» fino al 4 marzo – ha annunciato Ceriscioli in un videomessaggio.

Scuole chiuse nelle Marche fino al 4 marzo 2020 per far fronte all'emergenza coronavirus. L'ha stabilito la Regione con un'ordinanza.  Sospese anche le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura.

Il Governatore Ceriscioli ha affermato: "Misure necessarie, vista anche la prossimità con l'Emilia Romagna e il contagio che si è registrato nel Riminese".

Sospese le gite scolastiche, chiusi al pubblico i musei e gli altri luoghi di cultura. E' stata firmata l'ordinanza che aumenta le misure nei confronti del contenimento del Coronavirus. Una «scelta importante maturata dopo 24 ore di attesa nel percorso fatto insieme con il governo nella riunione della mattinata.

Secondo Ceriscioli, "un contagio ai confini della nostra regione, a Cattolica (un riferimento al paziente affetto da coronavirus ricoverato agli 'Infermi' di Rimini), ci segnala che sono sempre più urgenti misure di contenimento. Bisogna affiancare a quelle che abbiamo seguito fino ad oggi e sulle quali bisogna insistere, come misure individuali, quelle più importanti che riguardano il rischio di contagio".

"Col contributo di tutti potremo arginare l'ampiezza del contagio", ha auspicato il presidente delle Marche. "E' una scelta che riguarda la nostra salute e chiediamo a tutti di attenersi scrupolosamente alle indicazioni: facendo ognuno il proprio dovere sarà possibile fare una grande azione collettiva e di contenimento della malattia".

Ieri in conferenza stampa, affiancato dagli assessori Fabrizio Cesetti, Loretta Bravi, Angelo Sciapichetti e Anna Casini, Ceriscioli aveva già annunciato la chiusura delle scuole (fino al 2 marzo), provvedimento che doveva comparire in un'ordinanza che è stata poi stoppata da una telefonata del premier Giuseppe Conte.

Nel corso del colloquio telefonico il presidente del Consiglio aveva chiesto che non venisse firmata l’ordinanza nell’attesa del coordinamento Stato-Regioni che si è tenuto questa mattina, allo scopo di uniformare i provvedimenti sul territorio. Un’atmosfera surreale quella che si è respirata ieri nel momento in cui il presidente regionale, rientrato nella stanza della conferenza stampa, ha annunciato che aveva aggiornamenti da comunicare.

Coronavirus, il numero verde delle Marche

Sul Coronavirus è operativo il numero verde 800 936 677,  dalle 8 alle 20 di ogni giorno per dare informazioni e rispondere alle domande dei marchigiani evitando che la popolazione finisca per ricorrere al 118, alle linee telefoniche degli ambulatori dei medici di medicina generale, dei pediatri e dei pronto soccorso, con il rischio di intasare le linee e distogliere medici e operatori sanitari dal loro lavoro. Quattro le linee dedicate con altrettanti medici dall’altro capo deI telefoni pronti a fugare i dubbi dei marchigiani sulle loro condizioni di salute.