Buon inizio settimana di Natale
La Produzione dell’Opera, per la qualità del prodotto finale, merita, oltre la divulgazione su tutte le piattaforme digitali, la realizzazione di un elemento tornato fortemente attuale nella discografia come simbolo distintivo e cioè il VINILE. Interessante rilevare che il vinile, di cui molti estimatori ne attendono la pubblicazione, non ha indicazioni come “Lato A” o “Lato B” perché entrambe le facciate del disco contengono brani di incredibile valore compositivo, e sono state indicate come Blue Side e Green Side per non voler nemmeno lasciar intendere preferenze di un brano rispetto ad un altro. L’opera è prodotta da Manuela Petrozzi e Mario Zannini Quirini, registrata, mixata e masterizzata presso i prestigiosi Lead Studios che si sono avvalsi della professionalità di Fabio Venturi, Filippo Trotta (Sound Engineers) e Stefan Kolar (Studio Assistant). Mentre un ringraziamento speciale per la foto di copertina è rivolto all’Istituzione Universitaria dei Concerti (IUC) e al suo presidente Rinaldo Gentile. Da ricordare che uno dei brani, ‘Humble light’ (in memoria di S.S. Papa Francesco) di Carmine Padula è particolarmente toccante anche in virtù dell’atmosfera del Santo Giubileo. Il progetto accoglie compositori provenienti da mondi diversi, legati al cinema e alle colonne sonore in genere, invitandoli a scrivere per noi, in piena libertà espressiva, al di là di vincoli stilistici o d’immagine. Ogni composizione diventa occasione di dialogo, sperimentazione e contaminazione tra linguaggi e sensibilità. Il violoncello e pianoforte diventano strumenti di sintesi: l’intesa, la storia artistica e umana sperimentazione e tradizione, eleganza timbrica e curiosità restano il filo conduttore di un viaggio in continua evoluzione. Un progetto aperto al nuovo, attento al presente e pronto a valorizzare la creatività contemporanea.
Oltre lo spazio e il tempo” di Paul Morley, uno dei biografi più autorevoli del mondo musicale britannico, giornalista di NME, autore anche del volume di successo “The Age of Bowie”. La versione italiana, curata da Ezio Guaitamacchi, con la traduzione di Leonardo Follieri, è accompagnata da una prefazione scritta a quattro mani di Manuel Agnelli e Paolo Fresu. Non una semplice biografia, ma un viaggio a struttura tematica dentro l’universo di un artista che ha riscritto le regole della musica, dell’arte e dell’identità. Dalla Londra ribollente degli anni ’60 alla Berlino sperimentale, dalla nascita di Ziggy Stardust al mistero del Duca Bianco, fino all’ultimo saluto cosmico di Blackstar: ogni tappa rivela un Bowie diverso, sempre un passo avanti al proprio tempo.
Il libro è organizzato in capitoli che riflettono la natura duale dell’artista (“Fantasia e realtà”, “Sopravvivenza ed esistenza”, “Arte e morte”, “Est e Ovest”, “Caso e ordine”, ecc.). Morley delinea il paesaggio culturale e sociale in cui Bowie si muove, ne racconta gi incontri, le ispirazioni, i timori, anche attraverso estratti di interviste e analisi di performance e collaborazioni, costruendo una sorta di “playlist” esistenziale, che va oltre le sue hit e mostra come l’artista abbia saputo anticipare estetiche e paure del XXI secolo.
Un investimento che si aggiunge ad un altro altrettanto importante: il recente finanziamento regionale al Comune di Fano per la realizzazione di una pista ciclabile su sede propria, a doppio senso di marcia, dall’inizio del percorso già presente a Ponte Sasso in via Faà di Bruno fino a Torrette. Due progetti, uno nel Comune di Mondolfo e l’altro nel Comune di Fano, che permetteranno dunque di collegare in modo sicuro e sostenibile Torrette, Ponte Sasso e Marotta fino al nuovo ponte ciclopedonale sul Cesano.