25 Aprile 2020
“In occasione del 75^ anniversario della “Festa della Liberazione”– ha detto il primo cittadino- andrò al Parco della Rimembranza per deporre una corona d’allora davanti al Monumento ai Caduti. Un gesto per ricordare tutti coloro che hanno sacrificato, in nome della libertà e della democrazia, il proprio presente per garantire un diritto al futuro.”
Si informa, infine, che a causa dell’emergenza coronavirus, purtroppo non è stato possibile coinvolgere alla cerimonia, come avviene ogni anno, gli studenti delle scuole del territorio per la presentazione dei progetti che i ragazzi hanno realizzato relativi al concorso “Dalla Memoria al Ricordo”. Lavori che verranno comunque esposti in altra occasione.

Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, ispirandosi a questo principio, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra.
La Giornata della Terra diede una spinta determinante alle iniziative ambientali in tutto il mondo e contribuì a spianare la strada al Vertice delle Nazioni Unite del 1992 a Rio de Janeiro.
Nel 2000, grazie alla diffusione di internet, lo spirito fondante dell'Earth Day ed in generale la celebrazione dell'evento vennero promosse a livello globale.
L'evento che ne conseguì riuscì a coinvolgere oltre 5.000 gruppi ambientalisti al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone, e molti noti personaggi dello spettacolo come l'attore Leonardo di Caprio.
Il programma prevede lezioni da 2 ore che si svolgeranno nelle giornate di Venerdì 24 e Martedì 28 Aprile 2020.
Si è svolto nel pomeriggio di oggi 17 Aprile 2020 un sopralluogo nell'area della fiera di Civitanova, dove sono partiti i lavori per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera. Presenti il presidente Luca Ceriscioli, l'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, l'assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, il Direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni e il consigliere regionale Francesco Micucci.
"Il progetto - ha detto il presidente Ceriscioli - servirà a realizzare un polo ospedaliero per malati Covid. E' un fatto importante per la Regione Marche, perché servirà a far respirare gli ospedali per l'attività ordinaria. C'è un grande bisogno di tornare a dare una risposta a tutti i malati. Per un paio di mesi è stata sospesa tutta l'attività programmata, mantenendo solo gli interventi urgenti. Tutti gli ospedali vorrebbero tornare domani mattina a svolgere la propria attività. Il piano che cominceremo da lunedì sarà proprio in questa direzione e la parte sanitaria attende questa realizzazione perché arriverà un momento in cui sarà importante poter liberare fino all'ultimo ospedale e ci si immagina una gestione lunga. Alcuni credono che da qui a poco sparirà il problema. La convinzione di molti invece è che la guardia vada tenuta alta a lungo e che avere nel sistema regionale un ospedale che si occupi esclusivamente di questo permetterà di tenere tutti gli altri puliti. Rispetto alle strutture tradizionali, questo ospedale ha una capacità di gestione molto più efficiente. Gli ospedali tradizionali nascono per scopi molto diversi: per gestioni più piccole, legate all'attività ordinaria. Quindi la funzione di questa struttura è duplice: permette nell'immediato questo svuotamento della parte Covid degli ospedali, ma dà una garanzia al nostro sistema regionale che se dovesse esserci un ritorno o una recrudescenza, potremo contare su una struttura come questa, con una funzione che nessun'altra è in grado di assolvere"
Nell’affrontare questa crisi pandemica e nel preparare la ripresa, i tempi sono fondamentali e per questo dobbiamo subito mettere al lavoro tecnici ed operatori per definire e risolvere i problemi. Connessa e precedente alle questioni economiche è quella della sicurezza sanitaria delle persone, cittadini, utenti ed operatori e questo è tanto più vero in comparti come quello del turismo della ristorazione che si fondano sull’interazione umana e dove l’esperienzialità e la tranquilla fruizione dei servizi e dei luoghi sono un valore aggiunto ed un fattore competitivo.
Dobbiamo essere pronti – sottolinea il consigliere regionale Rapa –
lo scorso 31 marzo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato le linee guida per la gestione del Covid-19 nel settore alberghiero e ricettivo in genere che, seppur provvisorie, andranno declinate sul piano nazionale e regionale ed ampliate anche alle altre attività a valenza turistica quali stabilimenti balneari, attività di ristorazione ecc.; ho chiesto pertanto alla Regione Marche con una interrogazione al Presidente della Giunta regionale – prosegue Boris Rapa – se non ritenga di attivare subito un tavolo tecnico operativo, fra servizi sanitari, amministrativi e rappresentanti degli imprenditori turistici dei vari comparti, per predisporre i necessari protocolli sanitari per la riapertura in sicurezza delle attività turistiche. I sanitari conoscono e sapranno indicare le misure di prevenzione, ma solo gli operatori turistici conoscono nel dettaglio le proprie attività e possono vederne le eventuali criticità anticipando così problemi e soluzioni: dalla loro fattiva collaborazione, sono certo – ribadisce Rapa – si potranno trarre le utili ed indispensabili linee e protocolli operativi.
Probabilmente dovremo convivere con questa epidemia, speriamo per il minor tempo possibile, ma la quarantena sta per finire e quindi dobbiamo essere pronti alla riapertura delle attività mettendo in condizione le imprese, gli operatori e tutte le persone coinvolte, anche nel grande comparto del turismo, della ristorazione e dei servizi, di essere consapevoli di come operare in sicurezza, con quali regole e procedure, “chi ha tempo non chieda tempo” – sottolinea il consigliere Rapa - perché è strategico garantire la ripresa delle attività in tutta sicurezza e senza intoppi.
Nell’interrogazione si chiede infine di prevedere un concreto sostegno economico per le attrezzature e per i servizi di sanificazione e sicurezza sanitaria di cui le imprese turistiche, strutture ricettive, di ristorazione, stabilimenti balneari ed altre attività di servizio connesse dovranno dotarsi per garantire ai lavoratori ed ai turisti la maggiore sicurezza possibile; anche questo sarà importante per rassicurare il mercato turistico ma soprattutto per proteggere le persone.